300.000 anni di “Architetture” materiali e immateriali a Rebibbia

Itinerario a cura della Sovrintendenza Capitolina
Cosa lega un antico fiume preistorico, protagonista di un’epoca in cui i nostri antenati non costruivano strutture durature, con le Storie di Architettura? Basterebbe citare un vero e proprio “terreno comune”, la roccia vulcanica: la stessa base tufacea su cui nel Pleistocene scorreva l’antico fiume di Casal de’ Pazzi e prosperava la vita umana, animale e vegetale, fu utilizzata centinaia di migliaia di anni dopo dai Romani per erigere mura, acquedotti, monumenti e case. Ma le Architetture più importanti che caratterizzano il quartiere di Rebibbia e il giacimento musealizzato di Casal de’ Pazzi sono soprattutto immateriali: una rete (quasi) invisibile ma solidissima di relazioni e azioni comunitarie che è possibile svelare curiosando tra i palazzi e le infrastrutture del territorio, e che parla dell’Arte di costruire un senso di appartenenza a partire dalla riappropriazione del proprio patrimonio culturale. Come simbolo, il celebre “Mammut” – o meglio – l’elefante dalle zanne dritte.
Informazioni
Domenica 28 settembre 2025
ore 10.00, durata 2 ore
Visita guidata gratuita. Biglietto di ingresso al museo gratuito.
Prenotazione obbligatoria allo 060608.
Max 30 persone. Nel caso del mancato raggiungimento del numero massimo di partecipanti è possibile aggiungersi sul momento.
Consulta sempre la pagina AVVISI prima di programmare la tua visita al museo
Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
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