Le jardin du Pléistocène

Il giardino del museo non nasce per caso. Esso vuole offrire una suggestione.
Il sentiero ricorda il percorso di un fiume e, sulle sue sponde, ci sono piante che esistevano già nel Pleistocene. Quasi tutte fanno parte ancora oggi degli ambienti mediterranei e temperati che caratterizzano la penisola italiana.
 

Giardino del museo

Exposition multisensorielle permanente

À partir du 20 février 2024, le jardin du Pléistocène s'enrichira d'un parcours d'exposition permanent et multisensoriel, composé de 15 panneaux avec des illustrations en relief et des légendes traduites en braille, présentant la vie quotidienne d'un groupe de Néandertaliens reconstitués sur des planches en relief illustrées. L'exposition accorde une attention particulière à la diffusion inclusive et s'adresse également aux personnes souffrant de handicaps physiques, sensoriels et cognitifs.
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Le jardin du Pléistocène

Arbusti che possono diventare col tempo piccoli alberi, piante aromatiche e profumate, che forse erano note, per le loro qualità e proprietà, anche ai nostri antenati.

Alberi veri e propri che, soprattutto in periodi “caldi” ed umidi, si espandevano al di là delle valli fluviali. Una sola pianta non è più diffusa oggi in Italia, mentre popolava ampiamente gli ambienti pleistocenici: la Zelkova. Si può vedere “fossile” in una vetrina del museo e “viva” nel giardino.

Anche il testo che segue è una suggestione. Il mondo vegetale è un mondo vivo, ed è quindi probabile che alcune piante siano oggi diverse da quelle qui descritte.